Pinerolo Attiva è un Comitato di Cittadini. L'unico obiettivo dei suoi soci è quello di rendere la città "migliore di come l'abbiano trovata". Numerose sono le iniziative a sostegno di questo impegno, segno che sempre più cittadini sono stanchi di come stanno vivendo e desiderano senza più subirla passivamente. A tal proposito, nella riunione dell'Assemblea del 18 febbraio 2016 è stato deciso che Pinerolo Attiva si costituirà in lista civica e parteciperà alla competizione elettorale per l'elezione del Sindaco di Pinerolo. Per ragioni logistiche (tale impegno... impegna tutti gli associati) sono sospese le funzioni di ricezione e pubblicazione delle mail del sito. Non preoccupatevi. Tutto tornerà alla consueta normalità dopo le elezioni.
Dove ci troviamo...
Le riunioni del comitato si tengono nel Centro Sociale di via Bignone 40.
lE FOTO DEI CANDIDATI
I nostri manifesti
Foto d'ensemble...
La nostra candidata Sindaca: BESSONE Piera
Nella foto, a destra, la candidata Sindaca BESSONE Piera. Di fianco a lei, l'attuale Sindaco Eugenio Buttiero. Che la foto sia un augurale passaggio di consegne? Ah, saperlo... saperlo...
Il Programma Elettorale
programma_2016.pdf | |
File Size: | 226 kb |
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La Lista dei candidati
Una candidata Sindaca e 12 candidate su 24 sono donne. Età media 45 anni. La più giovane ha 18 anni e il più vecchio ne ha 71.
LUNGO Elisabetta 1998 nata a Torino-professione studente
PINNA Mauro 1952 nato a Carbonia (Ca)-pensionato
BERTO Sandra 1949 nata a Gavello (Ro)-pensionata
BUFFA Agostino 1993 nato a Pinerolo-in attesa occupazione
BARALE Elisa 1992 nata a Pinerolo-professione commessa
DI FEDERICO Emidio 1945 nato a Alanno (Pe)-pensionato
BALICE Iolanda 1964 nata a Santena-casalinga
GERACE Marcello 1961 nato a Bivongi (RC)-professione addetto alla sicurezza
CASULA Vanessa 1996 nata a Pinerolo-professione studente
MIGLIO Michele 1953 nato a Torino-professione consulente informatico
DEMIN Liliana 1995 nata a Torino-in attesa occupazione
PINNA Alex 1981 nato a Pinerolo-in attesa occupazione
GRIGLIO Maria Grazia 1958 nata a Pinerolo-personale non docente
PINTORI Orlando detto "Nando" 1964 nato a Pinerolo-pensionato
LAMPIS Paola 1962 nata a Iglesias (Ca)-professione dipendente e volontaria alla Croce Rossa
RUBIANO Ezio 1962 nato a Pinerolo-professione artigiano
MAGLIANO Paola 1972 nata a Pinerolo-casalinga
SPANU Nicola 1979 nato a Ozieri (Ss)-professione militare
MURTAS Sabrina 1971 nata a Pinerolo--professione cameriera
SIMEOLI Rosario 1958 nato a Napoli-pensionato
MAINARDI Daria 1959 nata a Pinerolo-professione cassiera
SALUSSO Gabriele 1991 nato a Moncalieri-Agricoltore
BUFFA Stefano 1993 nato a Pinerolo-volontario alla Croce Verde
PONS Daniela 1958 nata a Pinerolo-professione OSS
LUNGO Elisabetta 1998 nata a Torino-professione studente
PINNA Mauro 1952 nato a Carbonia (Ca)-pensionato
BERTO Sandra 1949 nata a Gavello (Ro)-pensionata
BUFFA Agostino 1993 nato a Pinerolo-in attesa occupazione
BARALE Elisa 1992 nata a Pinerolo-professione commessa
DI FEDERICO Emidio 1945 nato a Alanno (Pe)-pensionato
BALICE Iolanda 1964 nata a Santena-casalinga
GERACE Marcello 1961 nato a Bivongi (RC)-professione addetto alla sicurezza
CASULA Vanessa 1996 nata a Pinerolo-professione studente
MIGLIO Michele 1953 nato a Torino-professione consulente informatico
DEMIN Liliana 1995 nata a Torino-in attesa occupazione
PINNA Alex 1981 nato a Pinerolo-in attesa occupazione
GRIGLIO Maria Grazia 1958 nata a Pinerolo-personale non docente
PINTORI Orlando detto "Nando" 1964 nato a Pinerolo-pensionato
LAMPIS Paola 1962 nata a Iglesias (Ca)-professione dipendente e volontaria alla Croce Rossa
RUBIANO Ezio 1962 nato a Pinerolo-professione artigiano
MAGLIANO Paola 1972 nata a Pinerolo-casalinga
SPANU Nicola 1979 nato a Ozieri (Ss)-professione militare
MURTAS Sabrina 1971 nata a Pinerolo--professione cameriera
SIMEOLI Rosario 1958 nato a Napoli-pensionato
MAINARDI Daria 1959 nata a Pinerolo-professione cassiera
SALUSSO Gabriele 1991 nato a Moncalieri-Agricoltore
BUFFA Stefano 1993 nato a Pinerolo-volontario alla Croce Verde
PONS Daniela 1958 nata a Pinerolo-professione OSS
Ci vuole coraggio... per fare il Sindaco
Pinerolo Attiva concorrerà per le prossime elezioni di Giugno 2016. E' stata appena depositata la lista. Pinerolo Attiva sosterrà la candidata Sindaca BESSONE Piera.
Un in bocca al lupo per il lavoro sin qui svolto da tutti i componenti, i candidati, gli iscritti e i simpatizzanti e per la imminente campagna che inizia... adesso. Come promesso ai suoi soci e sostenitori, la Lista Civica che fa capo al Comitato di cittadini Pinerolo Attiva è in pista. Con coraggio e senso di responsabilità. Due doti essenziali per rappresentare al meglio la cittadinanza pinerolese. Nell'immagine in alto, il simbolo elettorale.
Un in bocca al lupo per il lavoro sin qui svolto da tutti i componenti, i candidati, gli iscritti e i simpatizzanti e per la imminente campagna che inizia... adesso. Come promesso ai suoi soci e sostenitori, la Lista Civica che fa capo al Comitato di cittadini Pinerolo Attiva è in pista. Con coraggio e senso di responsabilità. Due doti essenziali per rappresentare al meglio la cittadinanza pinerolese. Nell'immagine in alto, il simbolo elettorale.
Il Sindaco emerito
Eugenio Buttiero ha cambiato idea e rinuncia alla propria candidatura per rivestire la carica di Sindaco della città di Pinerolo. Lunedì mattina ha comunicato la sua nuova decisione. Pinerolo Attiva saluta l'uomo e il Sindaco e volta pagina. Ci sono novità sotto il campanile...
RIAPERTURA DEL TRIBUNALE DI PINEROLO:
MANDIAMO UNA VALANGA DI LETTERE AL MINISTRO ORLANDO
Buon giorno,
dal 31 Dicembre 2013 il tribunale di Pinerolo e' stato soppresso.
Il settimanale L''Eco del Chisone, insieme all'Ordine degli Avvocati di Pinerolo, ha promosso un appello da inviare al Ministro della Giustizia On.Andrea Orlando, per chiederne la riapertura.
Sul numero uscito ieri e' pubblicato il testo e i primo 100 firmatari del Pinerolese.
L'ho firmato anch'io, e riporto il testo dell'appello qui sotto. Se siete d'accordo, per favore firmatelo e fatelo firmare, e inviatelo a:
[email protected] oppure segrurp.dap@giustiizia.it
Dobbiamo essere in tanti!
Vi ringrazio e Vi porgo un cordiale saluto,
Rosanna Favero
3382206128
---------------------------------------------------
APPELLO AL MINISTRO ON. ORLANDO PER LA RIAPERTURA DEL TRIBUNALE DI PINEROLO (TO)
Ill.mo Sig. Ministro della Giustizia On. Andrea Orlando,
prendiamo atto che si parla ancora di geografia giudiziaria, ma sostanzialmente per dire che occorrerebbe procedere alla chiusura di altre sedi, siano esse di Corte d'Appello o di Tribunale.
Di certo chiudere gli Uffici che non avrebbero dovuto restare in funzione non è incompatibile con riaprire quelli che sono stati soppressi ingiustamente.
Gli effetti reali della chiusura della nostra sede giudiziaria sono sotto gli occhi di tutti, utenti ed addetti ai lavori: i ritardi nella fissazione dei processi penali hanno assunto a Torino dimensioni inaccettabili, stesso discorso valga per l'esaurimento delle indagini preliminari.
I disagi in ambito di volontaria giurisdizione coinvolgono e penalizzano soprattutto i cittadini.
Il problema non riguarda di certo il tragitto autostradale e l'attraversamento cittadino che gli avvocati pinerolesi quasi quotidianamente debbono affrontare, ma va individuato nella privazione di un'efficiente giustizia di prossimità nei confronti di una Città e di un territorio con la popolazione più numerosa (insieme a Vigevano) dei trenta Uffici giudiziari soppressi.
Ma ancor più sconcertante è l'irrazionalità della situazione piemontese post riforma: metà degli abitanti appartiene alla competenza di sette Tribunali (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania e Vercelli), l'altra metà ai due Tribunali di Torino ed Ivrea.
La doverosa razionalizzazione del territorio, finalità espressa della Legge, comporterebbe una zona a nord di Torino facente capo ad Ivrea ed una a sud del capoluogo con Pinerolo come punto di riferimento.
Tale suddivisione sarebbe ragionevole sia mantenendo l'originale competenza territoriale pinerolese, sia aggregando territorialmente al nostro Tribunale le città di Nichelino, Piobesi, Vinovo, Giaveno, Rivalta e Beinasco: in entrambe le ipotesi si decongestionerebbe l'Ufficio giudiziario torinese, come previsto dalla Legge di riforma.
I costi del nostro Palazzo di giustizia sono sempre stati molto bassi, a fronte di ricavi per l'erario costantemente superiori ed in misura davvero consistente.
Chiediamo di riaprire il Tribunale di Pinerolo come segno tangibile di una corretta Amministrazione che sa riconoscere i propri errori, rimediando ai medesimi. Vogliamo inoltre ricordarle quanto dichiarò quest'autunno, durante l'Assemblea nazionale dell'Anci: «È in corso una nuova valutazione della geografia giudiziaria».
RingraziandoLa per l'attenzione confidiamo in una sollecita risposta.
dal 31 Dicembre 2013 il tribunale di Pinerolo e' stato soppresso.
Il settimanale L''Eco del Chisone, insieme all'Ordine degli Avvocati di Pinerolo, ha promosso un appello da inviare al Ministro della Giustizia On.Andrea Orlando, per chiederne la riapertura.
Sul numero uscito ieri e' pubblicato il testo e i primo 100 firmatari del Pinerolese.
L'ho firmato anch'io, e riporto il testo dell'appello qui sotto. Se siete d'accordo, per favore firmatelo e fatelo firmare, e inviatelo a:
[email protected] oppure segrurp.dap@giustiizia.it
Dobbiamo essere in tanti!
Vi ringrazio e Vi porgo un cordiale saluto,
Rosanna Favero
3382206128
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APPELLO AL MINISTRO ON. ORLANDO PER LA RIAPERTURA DEL TRIBUNALE DI PINEROLO (TO)
Ill.mo Sig. Ministro della Giustizia On. Andrea Orlando,
prendiamo atto che si parla ancora di geografia giudiziaria, ma sostanzialmente per dire che occorrerebbe procedere alla chiusura di altre sedi, siano esse di Corte d'Appello o di Tribunale.
Di certo chiudere gli Uffici che non avrebbero dovuto restare in funzione non è incompatibile con riaprire quelli che sono stati soppressi ingiustamente.
Gli effetti reali della chiusura della nostra sede giudiziaria sono sotto gli occhi di tutti, utenti ed addetti ai lavori: i ritardi nella fissazione dei processi penali hanno assunto a Torino dimensioni inaccettabili, stesso discorso valga per l'esaurimento delle indagini preliminari.
I disagi in ambito di volontaria giurisdizione coinvolgono e penalizzano soprattutto i cittadini.
Il problema non riguarda di certo il tragitto autostradale e l'attraversamento cittadino che gli avvocati pinerolesi quasi quotidianamente debbono affrontare, ma va individuato nella privazione di un'efficiente giustizia di prossimità nei confronti di una Città e di un territorio con la popolazione più numerosa (insieme a Vigevano) dei trenta Uffici giudiziari soppressi.
Ma ancor più sconcertante è l'irrazionalità della situazione piemontese post riforma: metà degli abitanti appartiene alla competenza di sette Tribunali (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania e Vercelli), l'altra metà ai due Tribunali di Torino ed Ivrea.
La doverosa razionalizzazione del territorio, finalità espressa della Legge, comporterebbe una zona a nord di Torino facente capo ad Ivrea ed una a sud del capoluogo con Pinerolo come punto di riferimento.
Tale suddivisione sarebbe ragionevole sia mantenendo l'originale competenza territoriale pinerolese, sia aggregando territorialmente al nostro Tribunale le città di Nichelino, Piobesi, Vinovo, Giaveno, Rivalta e Beinasco: in entrambe le ipotesi si decongestionerebbe l'Ufficio giudiziario torinese, come previsto dalla Legge di riforma.
I costi del nostro Palazzo di giustizia sono sempre stati molto bassi, a fronte di ricavi per l'erario costantemente superiori ed in misura davvero consistente.
Chiediamo di riaprire il Tribunale di Pinerolo come segno tangibile di una corretta Amministrazione che sa riconoscere i propri errori, rimediando ai medesimi. Vogliamo inoltre ricordarle quanto dichiarò quest'autunno, durante l'Assemblea nazionale dell'Anci: «È in corso una nuova valutazione della geografia giudiziaria».
RingraziandoLa per l'attenzione confidiamo in una sollecita risposta.
"Quando ti rendi conto che, per produrre, è necessario ottenere il consenso di coloro che non producono nulla. Quando hai la prova che il denaro fluisce a coloro che non commerciano con merci ma con favori. Quando capisci che molti si arricchisco con la corruzione e l'influenza, più che di lavoro, e che le leggi non ci proteggono da loro ma, al contrario, essi sono protetti dalle leggi. Quando ti rendi conto che la corruzione è ricompensata e l’onestà diventa auto-sacrificio; puoi dire, senza paura di sbagliare, che la tua società è condannata."
(Ayn Rand, filosofa russo-americana)
(Ayn Rand, filosofa russo-americana)
8 MARZO: FESTA O RICORRENZA?
Questa sera vari locali registreranno il pienone di donne per celebrare una festa che rappresenta le conquiste fatte negli anni, nei secoli, dalle donne.
Ma è anche un’occasione per non dimenticare discriminazioni e violenze di cui ancora oggi le donne sono oggetto.
L’origine della festa è controversa, così come è controverso stabilire perché la mimosa ne sia diventato il simbolo.
Ciò che conta è che nel tempo l’8 marzo ha assunto un’importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni subite dalle donne nonché il punto di partenza per un riscatto della dignità femminile.
Si inquadra così più come ricorrenza che come festa, restando nel contempo l’occasione di un viaggio speciale, quello nella Storia e nelle storie private delle donne, di quelle che hanno creduto e lottato per cambiare le cose, di quelle conosciute in tutto il mondo, ma anche di quelle che hanno ottenuto piccole vittorie domestiche.
Donne diverse, con culture, origini, aspetto diversi ma tutte accomunate dal un fatto meraviglioso:essere donne.
Auguri a tutte!
Associazione Donne Pinerolesi
La presidentessa Piera Bessone
Ma è anche un’occasione per non dimenticare discriminazioni e violenze di cui ancora oggi le donne sono oggetto.
L’origine della festa è controversa, così come è controverso stabilire perché la mimosa ne sia diventato il simbolo.
Ciò che conta è che nel tempo l’8 marzo ha assunto un’importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni subite dalle donne nonché il punto di partenza per un riscatto della dignità femminile.
Si inquadra così più come ricorrenza che come festa, restando nel contempo l’occasione di un viaggio speciale, quello nella Storia e nelle storie private delle donne, di quelle che hanno creduto e lottato per cambiare le cose, di quelle conosciute in tutto il mondo, ma anche di quelle che hanno ottenuto piccole vittorie domestiche.
Donne diverse, con culture, origini, aspetto diversi ma tutte accomunate dal un fatto meraviglioso:essere donne.
Auguri a tutte!
Associazione Donne Pinerolesi
La presidentessa Piera Bessone
QUANDO SI RESTA SOLI …
La morte è la peggiore delle paure ancestrali, la più radicata nell’animo umano.
La morte del proprio compagno di vita, sia improvvisa che attesa in seguito ad una malattia, è una perdita complessa, dolorosa, densa di conseguenze.
Stravolge all’improvviso l’esistenza, lascia disorientati, disperati, fragili, incapaci di cavarsela da soli, spaventati da ciò che il futuro ci riserva, qualche volta rabbiosi.
Di punto in bianco ci si trova privi della persona con cui si è trascorsa una parte dell'esistenza, scambiato un sostegno affettivo, emotivo e fisico, condiviso esperienze, creato una famiglia, talvolta fatto nascere dei figli.
Il periodo che segue alla perdita è diverso per ognuno: ci può essere rabbia, impotenza, dolore emotivo ma anche fisico. Frequente è la somatizzazione del dolore.
Spesso il dolore è vissuto in solitudine, quasi vergognandosi di manifestare i propri sentimenti, anche coi famigliari o con gli amici più intimi.
All’inizio della vedovanza al dolore si somma anche l’incombenza di affrontare compiti pratici che magari erano appannaggio del compagno oppure di doversi occupare di questioni finanziarie o della gestione della casa.
Talvolta, specie se il compagno che è scomparso è giovane, si aggiunge il problema di gestire la sofferenza dei figli, la cui presenza è un conforto e una risorsa, ma anche un impegno.
Ci si può sentire incapaci di cogliere pienamente le loro difficoltà, dedicare loro tutto il tempo di cui necessitano, sostenerli e provvedere ai loro bisogni.
Ci si sente schiacciati dalla responsabilità di crescere dei figli da soli.
Diverso il problema di chi resta solo in tarda età, che spesso sperimenta un senso di grande fragilità e di spavento, chiudendosi in se stesso.
Con la morte del compagno si creano molti vuoti nella vita di chi resta, che col tempo si può cercare di colmare, senza dimenticare la persona perduta.
Non esiste un tempo standard per l’elaborazione del lutto.
Ognuno ha un proprio tempo, segue un proprio percorso, che dipende da tante variabili..
Con il tempo la vita, pur diversa da prima, torna a essere sopportabile e poi anche godibile.
Uno stato di depressione è comprensibile e normale nella prima fase del lutto, ma se persiste o peggiora è necessario trovare il coraggio di chiedere aiuto a chi ci sta intorno o a uno specialista.
E’ importante non rifuggire e contrastare le emozioni che si vivono, ma prenderle in considerazione.
Così come si deve cercare di non trascurare la normale quotidianità, come ad esempio preparare i pasti, riposare, seguire i figli, riprendere il proprio lavoro, vedere qualche persona che può condividere e comprendere la fatica e il dolore che si sta vivendo.
Nei primi tempi del lutto è normale e frequente che le persone sentano di non aver più voglia di vivere, che non riescano a riprendere le normali attività quotidiane, che si sentano avvilite, spaventate e depresse e talvolta, può capitare, che pensino persino al suicidio.
Per alcune persone, il dolore causato dalla perdita può andare avanti così a lungo da diventare malsano, da portare con sé depressione e ansia.
Se questa situazione permane ed impedisce di portare avanti le normali attività della vita quotidiana, occorre rivolgersi ad uno psicologo.
In teoria l’elaborazione del lutto si suddivide in cinque fasi:
negazione (rifiuto come meccanismo di difesa)
rabbia (verso se stessi, verso chi ci sta vicino o verso la persona defunta)
negoziazione (in cui si cercano risposte che spieghino l’accaduto)
depressione (ci si arrende emotivamente e razionalmente)
accettazione (si accetta l’accaduto).
Fondamentale resta l’accompagnamento delle persone in un momento così delicato, con attenzione al vissuto personale.
Come essenziale è l’apertura al prossimo, non bisogna temere di chiedere aiuto né di accettarlo.
Senza falsi pudori, senza restare prigionieri di muri intorno che ci si crea da soli.
Solo così si tornerà a vivere, pure ricordando sempre chi non è più con noi.
Dott.ssa Piera Bessone
Presidentessa Associazione Donne Pinerolesi
La morte del proprio compagno di vita, sia improvvisa che attesa in seguito ad una malattia, è una perdita complessa, dolorosa, densa di conseguenze.
Stravolge all’improvviso l’esistenza, lascia disorientati, disperati, fragili, incapaci di cavarsela da soli, spaventati da ciò che il futuro ci riserva, qualche volta rabbiosi.
Di punto in bianco ci si trova privi della persona con cui si è trascorsa una parte dell'esistenza, scambiato un sostegno affettivo, emotivo e fisico, condiviso esperienze, creato una famiglia, talvolta fatto nascere dei figli.
Il periodo che segue alla perdita è diverso per ognuno: ci può essere rabbia, impotenza, dolore emotivo ma anche fisico. Frequente è la somatizzazione del dolore.
Spesso il dolore è vissuto in solitudine, quasi vergognandosi di manifestare i propri sentimenti, anche coi famigliari o con gli amici più intimi.
All’inizio della vedovanza al dolore si somma anche l’incombenza di affrontare compiti pratici che magari erano appannaggio del compagno oppure di doversi occupare di questioni finanziarie o della gestione della casa.
Talvolta, specie se il compagno che è scomparso è giovane, si aggiunge il problema di gestire la sofferenza dei figli, la cui presenza è un conforto e una risorsa, ma anche un impegno.
Ci si può sentire incapaci di cogliere pienamente le loro difficoltà, dedicare loro tutto il tempo di cui necessitano, sostenerli e provvedere ai loro bisogni.
Ci si sente schiacciati dalla responsabilità di crescere dei figli da soli.
Diverso il problema di chi resta solo in tarda età, che spesso sperimenta un senso di grande fragilità e di spavento, chiudendosi in se stesso.
Con la morte del compagno si creano molti vuoti nella vita di chi resta, che col tempo si può cercare di colmare, senza dimenticare la persona perduta.
Non esiste un tempo standard per l’elaborazione del lutto.
Ognuno ha un proprio tempo, segue un proprio percorso, che dipende da tante variabili..
Con il tempo la vita, pur diversa da prima, torna a essere sopportabile e poi anche godibile.
Uno stato di depressione è comprensibile e normale nella prima fase del lutto, ma se persiste o peggiora è necessario trovare il coraggio di chiedere aiuto a chi ci sta intorno o a uno specialista.
E’ importante non rifuggire e contrastare le emozioni che si vivono, ma prenderle in considerazione.
Così come si deve cercare di non trascurare la normale quotidianità, come ad esempio preparare i pasti, riposare, seguire i figli, riprendere il proprio lavoro, vedere qualche persona che può condividere e comprendere la fatica e il dolore che si sta vivendo.
Nei primi tempi del lutto è normale e frequente che le persone sentano di non aver più voglia di vivere, che non riescano a riprendere le normali attività quotidiane, che si sentano avvilite, spaventate e depresse e talvolta, può capitare, che pensino persino al suicidio.
Per alcune persone, il dolore causato dalla perdita può andare avanti così a lungo da diventare malsano, da portare con sé depressione e ansia.
Se questa situazione permane ed impedisce di portare avanti le normali attività della vita quotidiana, occorre rivolgersi ad uno psicologo.
In teoria l’elaborazione del lutto si suddivide in cinque fasi:
negazione (rifiuto come meccanismo di difesa)
rabbia (verso se stessi, verso chi ci sta vicino o verso la persona defunta)
negoziazione (in cui si cercano risposte che spieghino l’accaduto)
depressione (ci si arrende emotivamente e razionalmente)
accettazione (si accetta l’accaduto).
Fondamentale resta l’accompagnamento delle persone in un momento così delicato, con attenzione al vissuto personale.
Come essenziale è l’apertura al prossimo, non bisogna temere di chiedere aiuto né di accettarlo.
Senza falsi pudori, senza restare prigionieri di muri intorno che ci si crea da soli.
Solo così si tornerà a vivere, pure ricordando sempre chi non è più con noi.
Dott.ssa Piera Bessone
Presidentessa Associazione Donne Pinerolesi
Interrogazioni di Maggio 2015
Oggetto: Avvallamento in via Asvisio 25
A seguito segnalazione dei residenti ed a controllo in loco si è constatato che in
via Asvisio, circa all'altezza del numero civico 25, si è creato un avvallamento nella sede stradale che risulta pericoloso per la circolazione dei veicoli, in particolare bici e moto. Inoltre, nei giorni di pioggia si riempie d'acqua che le auto che transitano schizzano violentemente verso il marciapiede con conseguente " doccia " per il malcapitato pedone che si trovi a passare in quel momento.
Si interroga l'Amministrazione per sapere se:
onde evitare possibili incidenti intenda intervenire per ripristinare il manto stradale.
In caso di risposta affermativa quali sono le date previste per inizio lavori e fine lavori.
Oggetto: Pericolo "palla" in piazza S. Croce 6
A seguito segnalazione dei residenti ed a controllo in loco si è constatato che in
piazza S. Croce, all'altezza del numero civico 6, la "palla metallica" ivi posizionata in per impedire il parcheggio alle auto risulta pericolosa per i pedoni e in particolare per coloro che suonano al citofono del civico 6 in quanto basta un passo indietro per inciampare e finire a terra.
Appurato che si sono già verificati più casi del genere fortunatamente conclusisi con danni lievi alle persone coinvolte.
Si interroga l'Amministrazione per sapere se:
onde evitare incidenti di entità più grave non si ritenga opportuno procedere alla rimozione di questo pericoloso oggetto.
Oggetto: Manto stradale e mancanza tombini in via Vigone
A seguito segnalazione di residenti ed a controllo in loco si è constatato che nel tratto di via Vigone compreso tra l'incrocio con via Carutti e l'incrocio con via Vecchia di Buriasco il manto stradale è particolarmente rovinato mentre risultano totalmente assenti dei tombini per il deflusso dell'acqua piovana con la conseguenza che, specialmente con pioggia forte, la strada si trasforma in un piccolo torrente.
Si interroga l'Amministrazione per sapere se:
onde evitare danni a persone e cose non ritenga opportuno intervenire in quanto questa situazione permane da lunghissimo tempo.
Oggetto: Asfaltatura di via dei Mille
A seguito segnalazione di residenti ed a controllo in loco si è constatato che il manto stradale di via dei Mille risulta rovinato in più punti e presenta numerose buche, in particolare nel tratto compreso tra gli incroci di via Diaz e di via Montegrappa.
Risultano inoltre ormai poco visibili le strisce degli attraversamenti pedonali.
Si interroga l'Amministrazione per sapere se:
sia già previsto un intervento di ripristino del manto stradale e delle strisce pedonali
e in quali tempi si intenda effettuarlo.
Oggetto: Disponibilità concessione spazi a giovani writers
A seguito incontro avuto con alcuni giovani writers pinerolesi che hanno manifestato la loro disponibilità ad eseguire degli interventi per abbellire con i loro disegni muri di edifici di proprietà del Comune.
Si interroga l'Amministrazione per sapere se:
esista la possibilità da parte del Comune di destinare alcuni muri di edifici comunali per soddisfare questa richiesta.
La nuova sede
ORARIO APERTURA SEDE PINEROLO ATTIVA
Da lunedì a venerdì dalle 17.30 alle 18.30, in p.za S. Croce 6 - Pinerolo. Al fine di tutelare il più possibile la privacy degli iscritti che hanno problematiche da esporre, è gradito l’appuntamento telefonico ai numeri 335 32 62 81 o 333 59 26 148
Da lunedì a venerdì dalle 17.30 alle 18.30, in p.za S. Croce 6 - Pinerolo. Al fine di tutelare il più possibile la privacy degli iscritti che hanno problematiche da esporre, è gradito l’appuntamento telefonico ai numeri 335 32 62 81 o 333 59 26 148
Satira, Fede e Tolleranza
Scuola di Cavalleria e Fine Lavori 2014
Flashmob Associazione Donne Pinerolesi e Sezione Giovani Pinerolo Attiva
C'era una volta... la Sanità
Banchetto e Fiera dell'Artigianato
In processione...
Ad Osasco...
C'era una volta... il Lavoro
COMITATO
“PINEROLO ATTIVA”
CHI SIAMO?
Siamo un gruppo di cittadini che, sulla base del volontariato e senza scopo di lucro, vuole promuovere la partecipazione dei cittadini alla gestione attiva del territorio, raccogliendo istanze e richieste e rilevando criticità , bisogni e problematiche, fungendo da tramite con gli organi istituzionali direttamente o attraverso consiglieri e/o assessori comunali, provinciali, regionali, o altri rappresentanti eletti, enti, altri comitati utili al conseguimento dello scopo.
Non vi sono attività del Comitato retribuite, né sono previsti rimborsi spese per gli incarichi ricoperti all’interno del Comitato.
Il Comitato è apartitico.
COME PUOI ISCRIVERTI?
Basta compilare l’apposito modulo che trovate nella sezione download e lasciare il tuo indirizzo di posta elettronica. Verrai contattato per le nostre iniziative.
Chiunque può iscriversi al Comitato, purché sia interessato al conseguimento degli scopi previsti dallo statuto e che ne condivida scopi ed ideali.
QUANTO COSTA L’ISCRIZIONE?
L’iscrizione è gratuita. Se qualcuno lo desidera potrà dare contributi volontari al Comitato che verranno usati per l’organizzazione delle attività, nella massima trasparenza.
TEL 3335 32 62 81 Romano 333 5926148 Mauro
CHI SIAMO?
Siamo un gruppo di cittadini che, sulla base del volontariato e senza scopo di lucro, vuole promuovere la partecipazione dei cittadini alla gestione attiva del territorio, raccogliendo istanze e richieste e rilevando criticità , bisogni e problematiche, fungendo da tramite con gli organi istituzionali direttamente o attraverso consiglieri e/o assessori comunali, provinciali, regionali, o altri rappresentanti eletti, enti, altri comitati utili al conseguimento dello scopo.
Non vi sono attività del Comitato retribuite, né sono previsti rimborsi spese per gli incarichi ricoperti all’interno del Comitato.
Il Comitato è apartitico.
COME PUOI ISCRIVERTI?
Basta compilare l’apposito modulo che trovate nella sezione download e lasciare il tuo indirizzo di posta elettronica. Verrai contattato per le nostre iniziative.
Chiunque può iscriversi al Comitato, purché sia interessato al conseguimento degli scopi previsti dallo statuto e che ne condivida scopi ed ideali.
QUANTO COSTA L’ISCRIZIONE?
L’iscrizione è gratuita. Se qualcuno lo desidera potrà dare contributi volontari al Comitato che verranno usati per l’organizzazione delle attività, nella massima trasparenza.
TEL 3335 32 62 81 Romano 333 5926148 Mauro
Dal diario di bordo...
Il comitato nasce da un'idea di Romano e di Piera all'inizio
del 2012 per cercare di portare le istanze della gente comune
all'interno del Consiglio Comunale.
Raccolte un po' di informazioni su come fare a mettere in piedi un comitato
viene stilato lo Statuto e nell'aprile 2012 lo si registra ufficialmente
con il nome Pinerolo Attiva.
Subito dopo arrivano i primi iscritti e tra di essi una persona
che diventa il responsabile logistico: Mauro Pinna.
L'anno 2012 non ha visto un grosso sviluppo del Comitato perché Piera era impegnata a capire il funzionamento della macchina comunale e Romano a mettere a punto un sistema valido per portare nei banchi del Consiglio Comunale le richieste della gente con risultati positivi.
Nel febbraio del 2013, con le idee più chiare e le sollecitazioni di
molte persone, si decide di trovare un locale per le riunioni
mensili. E' l'attuale sede nel Centro sociale di via Bignone 40. Il
1° maggio 2013 il Comitato iniziato a pieno regime la sua vita operativa.
Nei primi 3 mesi arrivano 200 iscritti. Oggi la cifra è più che raddoppiata, il Comitato si è sempre più rafforzato sia nel
numero degli iscritti che nella capacità di gestire e trasformare
le istanze dei cittadini pinerolesi in opere compiute.